Oggi sono andato a votare. Non è che lo faccia per divertimento, non provo un’orgasmo quando voto, non mi pagano per farlo. Eppure sono andato, perché credo sia importante. Ma sono certo che purtroppo non si raggiungerà il quorum, quando sono andato a votare io non aveva votato quasi nessuno. E’ un segnale grave di distanza delle persone dalla politica, politica intesa come cosa buona, come gestione della cosa comune, gestione della comunità stessa. Ma ciò che davvero è sconcertante è che alla percentuale fisiologica dei menefreghisti, questa volta, comme successo già in passato si aggiunga una percentuale aggiuntiva di indottrinati. Continue reading »
Lo spazio, almeno quello virtuale si sta espandeno rapidamente, ormai i MByte e i GigaByte costano poco o nulla. Lo spazio quindi non è un problema, se quello reale si restinge in compenso si espande a dismisura lo spazio on-line.
Caselle di posta senza limiti, spazio per i propri siti a pochi soldi, spazio per i blog… SPAZIO… non è più l’ultima forntiera come ai tempi della gloriosa Enterprise.
Però… cosa succede al tempo? Il tempo virtuale non conosce lo stesso fenomeno dello spazio.
Il tempo al contrario è sempre di meno, nel mondo reale, dove migliaia di impegni ti pressano continuamente da quando apri gli occhi la mattina a quando cerchi di chiuderli la sera. Ma va ancora peggio nel mondo virtuale. Proprio a causa di questa espansione dello spazio si assiste ad una contrazione del tempo. Ci sono troppe cose in interenet. Molte sono cazzate, ma ci sono anche fortunatamente moltissime cose interessanti, ma il tempo per cercarle, per leggerle e soprattutto per approfondire non c’è mai. Si corre sempre da una notizia all’altra, si pilucca un po’ qui e un po’ li. Alcuni stratagemmi cercano di aiutare nella selezione. I feed sono una trovata ottima, però anche se ti permettono di selezionare le informazioni che vuoi ricevere te ne portartano sempre di più. Quante volte una notizia trovata in un feed ha un link ad un altro blog, ad un altro sito ad un “altro mondo”? E dopo aver scoperto che anche questo secondo sito è interessante… lo si aggiunge al proprio aggregatore. E così ogni giorno si aggiungono altre notizie da leggere, idee che si possono solamente sbirciare, perché… il tempo è tiranno.
Non ci resta allora che sperare nel vero web semantico, quello in cui saranno i software stessi a leggere le notizie o gli articoli e a rielaborarli creando nuova conoscenza… che verrà letta solo da altri computer.
Uno scenario apocalittico? Forse no, del resto già è così poca la gente che davvero cerca di capire, è molto più semplice un mondo “point and click”.
Perché delle ottime tecnologie non riescono a prendere piede e vengono magari dimenticate a favore di tecnologie decisamente inferiori che si diffondono in maniera globale?
E’ la solita vecchia storia del Video2000 contro VHS, o di tanti altri casi analoghi.
I “tecnocrati”, e con questa parola voglio indicare in maniera generica chi “fa” cose in ambito scientifico-tecnologico, quindi scienziati, ingenier, informatici, tecnici ecc., hanno un modo di vedere le cose totalmente diverso da quello di tutti gli altri.
Si tratta di due realtà separate. Quando sviluppate un progetto software a cosa pensate? Alle sua utilità, all’usabilità delle interfacce, all’estendibilità, alla facilità di manutenzione del codice e mille altre cose di questo genere? Continue reading »
Cos’è AIR? (Adobe Integrated Runtime)
Un sistema che permette di portare “rich internet application” sui desktop. Sembra bello però…
1) AIR è disponibile solo su alcuni sistemi operativi, quindi sarà Adobe a decidereDOVE le tue applicazioni gireranno.
2) AIR non è Open Source e questo significa molte cose, soprattutto che sarà sempre Adobe ad avere il controllo, il coltello dalla parte del manico.
Se voglio sviluppare applicazioni desktop che girino su molte piattaforme perché non usare Java? Lo so Java non è certo il linguaggio più bello del mondo, però è finalmente OpenSource, e ci sono applicativi di tutto rispetto sviluppati in Java, vedi ad esempiop Eclipse o NetBeans e posso scrivere applicazioni che hanno le stesse potenzialità delle applicazioni desktop vere e proprie.
E se non voglio usare il linguaggio Java… ci sono parecchi altri linguaggi implementati sulla JVM.
Nonostante quello che potreste pensare non sto parlando della mia mente, ma di quella del tizio che ha scritto questo post nel suo blog: ” ho provato AquaMacs Emacs 1.0, ma con la tastiera italiana non c’è modo di inserire le parentesi graffe {}, a differenza di Carbon Emacs…
Inutile!”
In realtà basta il comando M-x emulate-mac-italian-pro-keyboard-mode e le parentesi graffe si possono inserire digitando shift+alt+[ e shift+alt+] {} che credo sia la modalità standard del mac con tastiera italiana.
Il tizio dice di esser membro di European Summer School of Agile Programming e altre prestigiose associazioni.
Un bel corso intitolato “basic google usage” non glielo vogliamo fare?
Prima di bollare come inutile un software che siocuramente è costato fatica a chi lo ha sviluppato magari sarebbe carino fare un paio di tentativi per capirci qualcosa.
Mi è capitato sott’occhio quest’articolo 55 articoli essenziali che ogni blogger dovrebbe leggere.
L’autore elenca 55 articoli che chi vuol fare un blog dovrebbe leggere (secondo lui) per rendere il suo blog migliore, più letto ecc. ecc. Io l’articolo non l’ho letto 😉 se non un scorsa veloce e nemmeno gli altri 55 articoli da lui elencati. Che me ne frega di blog che parlano di come fare un blog?
Siamo al paradosso, uno legge dei blog che insegnano come fare i blog per poi fare un blog che parla di blog.
Ho sempre pensato che il blog dovesse servire per dire qualcosa, SE SI HA QUALCOSA DA DIRE… altrimenti… silenzio. Mi illudevo che servisse a dar voce a tutte le persone che hanno cose interessanti da dire e magari non riescono a raggiungere i canali “ufficiali” come tv, radio, giornali ecc.
Invece no, ora lo scopo non è avere qualcosa da dire e dirlo, ma “avere un blog” e che sia un bel blog.
L’unica scusante per l’autore è che il suo articolo sia un trucco per evitare la nascita di nuovi blog. Secondo me se uno si legge quei 56 articoli poi gli passa la voglia di scrivere.
Rileggendo mi sono accorto che il titolo corretto del post è 55 articoli essenziali che ogni SERIO blogger dovrebbe leggere. Questo mi libera totalmente da qualsiasi obbligo e da ogni senso di colpa, non sono né sono mai stato serio, quindi per mia fortuna posso fare a meno di perdere tempo con quegli articoli… magari invece mi leggo un po’ di documentazione di guile.
Come già molti prima di me avranno sottolineato la libertà di espressione del proprio pensiero non è così semplice e banale.
Certo in Italia c’è libertà di pensiero e di parola, ma la libertà di diffondere il proprio pensiero… beh questo è tutto un altro discorso.
Prendiamo ad esempio un giornale, anche un piccolo giornale locale. Un giorno pubblica un articolo con dei contenuti che non condivido. Chissenefrega? direte voi. Ma in questo caso si tratta di un articolo di “cultura” che ha addirittura l’onore della prima pagina. Punto sul vivo dalle cazzate deliranti che detto articolo riporta scrivo una lettera al direttore per controbattere le “tesi” presentate nel suddetto articolo. Una lettera pacata (ehm… abbastanza pacata, diciamo che le parti più dure me le ero autocensurate 😉 ) che però era troppo lunga per lo spazio che il giornale dedica abitualmente alle lettere.
Niente di male, i giornali hanno facoltà di tagliare e riassumere. Certo comprendo le necessità di un giornale e reputo lecito il taglio di lettere ed articoli. Ma cosa accade se i tagli stravolgono totalmente il senso di ciò che avete scritto? Se il vostro testo riimpastato e rimaneggiato non dice assolutamente quello che voi volevate dire, ma anzi addirittura il contrario? E cosa accade se citazioni virgolettate vengono invece riportate senza virgolette in modo da farle sembrare un vostro pensiero?
Credo che in questo caso accada qualcosa di molto brutto. La vostra libertà di espressione è stata violata, peggio ancora, hanno approfittato di voi per farvi dire l’esatto oppsto di ciò che affermavate.
E cosa dire se la vostra lettera è stata tagliata, mentre all’autore del delirante articolo viene concessa nuovamente la prima pagina il giorno seguente e tutta l’ultima pagina?
Cosa fare a questo punto?
Niente. Come diceva Confucio: “Siediti lungo la riva del fiume e aspetta: prima o poi vedrai passare il cadavere del tuo nemico.”
Io non farò altro che stare seduto lungo “l’Adige”.
P.S. questo è un vecchio post ripreso da un mio blog precedente… ma mi piaceva averlo ancora on line
Il secondo post lo dedico a Prodi, se lo merita così in due post tocchiamo la cima e il fondo dell’intelligenza, della classe, della corretteza, della serietà ecc. ecc.
Ho appena assistito in diretta web alla conferenza di Prodi (onorevole? ma dove?) a Trento, al festival dell’economia.
Pochi minuti dopo l’inizio della conferenza, probabilmente non hanno aspettato di più per evitare di addormentarsi, un gruppo di “terribili no global” (mammammmia che ppauraaa) si è alzato con alcuni strisiconi di protesta contro l’ampliamento della base americana anzi statunitense, (diciamo le cose come stanno gli Stati Uniti non sono tutta l’America) di Vicenza. Una signora, portavoce del movimento, invitata dal moderatore è salita sul palco per spiegare le ragioni della protesta. Concluso il suo breve interevento è rimasta in attesa di una risposta, che però non è arrivata.
Con una classe degna di lui il prsidente del consiglio ha ripreso il suo stantio discorso senza nemmeno dar mostra di aver sentito. Le proteste dei manifestanti sono state zittite e ha proseguito sonnacchioso dimostrando somma maleducazione, mancanza di rispetto, serietà, gentilezza e tutte le caratterstiche che dovrebbero essere bagaglio di ogni essere umano per non parlare di chi vuole fregiarsi del titolo di onorevole.
Cosa c’entra Darwin? Nulla e moltissimo. Darwin, dopo aver speso tutta la vita ad elaborare e perfezionare la teoria dell’evoluzione stava per renderla pubbica quando un ricevette una lettera da Wallace, un altro naturalista che aveva avuto un’intuizione analoga.
Darwin invece di tentare di anticipare il collega o di oscurarlo decise di dare una comunicazione congiunta alla Linnean Society, firmata da entrambi in cui annunciavano la loro rivoluzionaria teoria.
Ed è qui che Darwin dimostra non solo la sua intelligenza di genio assoluto, ma anche una correttezza ed umanità che dovrebbero renderlo un esempio per tutti.
Il primo post lo voglio dedicare a Darwin
Perché proprio lui? Se lo merita, in questo momento Darwin è un gigante dell’intelleto asediato dalle pulci dell’ignoranza e dell’idiozia.
Purtroppo le pulci idiote e ignoranti sono moltissime. Darwin forse non ha nemmeno bisogno di essere difeso, ma noi si.
E con noi intendo tutti coloro che confidano almeno un po’ nella razionalità umana.