Ago 102008
 

“La baia dei pirati” è un nome evocativo, che fa sognare, che fa galoppare l’immaginazione. Fa pensare a mari esotici, vele al vento, arrembaggi, ma soprattutto fa fa pensare ad una cosa che ha più fascino di qualunque isola tropicale, fa pensare alla libertà.

Perché la libertà è il concetto che meglio di tutti può essere rappresentato dai pirati. I governi e le autorità costituite hanno sempre lottato contro coloro che desiderava la libertà, coloro che volevano una vita fuori dagli schemi, una vita libera appunto. Ma di una cosa i pirati hanno sempre avuto bisogno, di un rifugio sicuro dove sostare fra una scorribanda e l’altra che fosse l’isola della Tortuga o Mompracem.

E nel mare di Internet la situazione si ripropone immutata.  Internet sta subendo un pattugliamento sempre più stretto da parte di governi, multinazionali e folte schiere di individui che tentano in ogni modo di limitare la libertà dei naviganti. E non si tratta di una libertà da poco, Internet è nata anarchica, aperta, libera e cercare di irregimentarla ora è molto difficile, ma i vari governi ed enti ci provano comunque, spesso con misure inutili e risibili, come avviene sempre quando c’è di mezzo l’Italia.

“La baia dei pirati”, thepiratebay.org è un luogo libero, un rifugio sicuro per i pirati di internet, ora l’Italia ha bloccato su internet l’accesso alla baia.

La contromossa dei pirati è semplice ed efficace, hanno cambiato IP, esortano i navigatori italiani a configurare i propri DNS  per utilizzare OpenDNS e come ultima misura hanno creato un nuovo nome per il loro sito labaia.org. Basterà quindi connettersi al nuovo sito per leggere il comunicato con cui commentano le misure contro di loro.

Traduco (come mi è possibile) alcune frasi dal loro post:

“Siamo abbastanza abituati a paesi fascisti che non permettono libertà di parola. Un mucchio di piccole nazioni che hanno dittatori decidono di bloccare il nostro sito visto che noi possiamo aiutare a diffondere informazioni che possono essere dannose ai dittatori.

Ora è il momento dell’Italia. Essi soffrono per una storia molto brutta come paese in cui durante gli anni del fascismo si è formato l’IFPI (International Federation of the Phonographic Industry) ed ora essi hanno un leader fascista nel paese, Silvio Berlusconi. Berlusconi è la persona più potente nei media italiani, possedendo un sacco di compagnia in competizione con The Pirate Bay e vuole rimanere in quella posizione, così uno dei suoi leccapiedi, Gaincarlo Mancusi, ha ordinato un completo spegnimento del nostro dominio e del nostro IP per rendere più difficile non supportare il suo impero.

Noi non vogliamo un internet censurata! E la guerra comincia qui…”

Siamo pronti ad issare il Jolly Roger?

 Posted by at 22:08 - 964
Apr 302008
 

apple heronSome days ago I upgraded my Gibbons to Heron and I had to change some small thing to make everything work well.

First of all I had to change xorg.conf to make my touchpad works again, I think it is a problem related to the last realease of xorg, not to ubuntu.

Section “InputDevice”
Identifier “Synaptics Touchpad”
Driver “synaptics”
# Option “AlwaysCore” “on”
Option “SendCoreEvents”
# Option “Device” “/dev/input/touchpad”
Option “Protocol” “auto-dev”
Option “LeftEdge” “10”
Option “RightEdge” “1120”
Option “TopEdge” “10”
Option “BottomEdge” “1050”
Option “FingerLow” “10”
Option “FingerHigh” “20”
Option “MaxTapMove” “220”
Option “MaxTapTime” “180”
Option “MaxDoubleTapTime” “250”
Option “MaxTripleTapTime” “250”
Option “SingleTapTimeout” “150”
Option “VertScrollDelta” “20”
Option “HorizScrollDelta” “50”
Option “VertTwoFingerScroll” “true”
Option “HorizTwoFingerScroll” “true”
Option “FastTaps” “false”
Option “TapButton2” “3”
Option “TapButton3” “2”
Option “MinSpeed” “0.1”
Option “MaxSpeed” “0.9”
Option “AccelFactor” “0.3”
Option “SHMConfig” “on”
EndSection

The second problem was orginated by wi-fi card. Obviously I had to recompile madwifi driver for the new kernel, but this time I followed a little different way.

sudo apt-get install build-essential subversion autoconf automake
svn co http://svn.madwifi.org/madwifi/trunk madwifi
cd madwifi
make
sudo make install-modules
echo -e ‘#!/bin/sh\n/sbin/iwpriv ath0 bgscan 0’ | sudo tee -a /etc/acpi/resume.d/99-madwifi-bgscan.sh
sudo chmod 755 /etc/acpi/resume.d/99-madwifi-bgscan.sh

Now I am using kubuntu with kde4 on my mbp and I think it is quite good even if kd4 still suffers of a lot of problems. But it is usable and I always like to try different and innovative things.

 Posted by at 23:27 - 019
Apr 122008
 

Ho installato Parallels per OS X sul mac con l’intento di lanciare Kubuntu sulla macchina virtuale, ma la mia Kubuntu è a 64 bit e Parallels crea solo macchine virtuali a 32 bit. Uffa. Vuol dire che continuerò a usare normalmente Linux dentro la macchina reale, fisica invece di virtualizzarlo in Parallels.

 Posted by at 15:05 - 670
Nov 222007
 

Accessing your OS X home from GNU/Linux

To have complete access to your OS X home you need to have the same uid and gid ib both Linux and OS X.

Usually OS X assigns uid starting from 501, while (k)ubuntu assigns uid and gid starting from 1000. OS X gives the group staff (with gid 20) to all users.

Change your uid in OS X is quite simpe, but befor to do any change it is better create a new user with administrative rights, to be sure to be able to log in and administer your mac. Continue reading »

 Posted by at 23:26 - 018
Nov 162007
 

I forgot some other useful step to improve usabiity of your k|ubuntu on mac.

Mounting your OS X HD

First of all you have to find wich is the right HD parttion, for example using tools like QTParted. In my case the mac partition (HFS+) is sda2

Then you have to create a m ount point, for example /media/mac or everything else you want to use.

Now it’s time to try if you can mount the partition giving this command in your shell:

mount -t hfsplus -w /dev/sda2 /media/mac/

Now you should be able to access the OS X partition.

If you want to have the partition mounted at boot time you have to modify your fstab.

Find the uuid of your partition typing as root:

vol_id -u /dev/sda2

Then edit /et/fstab (as root) adding a line like this:

UUID=12345 /media/mac hfsplus defaults,rw,force 0 0

(Don’t type 12345 but the UUID you get from vol_id)

Now you can access your mac partition in read write mode.

 Posted by at 14:19 - 638
Nov 112007
 

HowIdidIt

Some easy steps to install kubuntu (ubuntu) on Mac

(This is a not complete tutorial, only a track of what I did to put LInux on my mac)

First of all I didn’t invent anything, I simply followed some good tutorials I found on the net, but i want to put all together here.

Step 0) Do a complete backup before to proceed, because you could loose all your data, now that you are advised… go on Continue reading »

 Posted by at 23:33 - 023
Nov 082007
 

bug labs

ho l’impressione che questi cosi saranno nell’elenco dei desideri di parecchi maniaci della tecnologia.

Software Open Source (Linux + Java) e hardware assemblabile a piacere, un sdk per svilupparsi le proprie applicazioni, forse è proprio l’ora di rispolverare un po’ Java 😉

Ah… date un’ occhiata ai moduli previsti per il primo quarto del 2008 :-)

 Posted by at 12:14 - 551
Set 202007
 

Tutti e due!” mi piacerebbe poter rispondere se qualcuno me lo chiedesse.

Invece pare che sia impossibile, almeno per il mio piccolo cervelino. Ogni volta che inizio ad usarne uno dimentico tutto quel (poco) che so dell’altro o vceversa. Ricordate il Principio di indeterminazione di Heisenberg? Di una particella non è possibile conoscere contemporaneamente posizione e velocità (detto molto semplicisticamente). Il mio cervello si comporta così con gli editors, o ne imparo uno o l’altro, non c’è modo di farli entrare entrambi.

 Posted by at 00:00 - 042
Lug 112007
 

Nonostante quello che potreste pensare non sto parlando della mia mente, ma di quella del tizio che ha scritto questo post nel suo blog: ” ho provato AquaMacs Emacs 1.0, ma con la tastiera italiana non c’è modo di inserire le parentesi graffe {}, a differenza di Carbon Emacs
Inutile!”

In realtà basta il comando M-x emulate-mac-italian-pro-keyboard-mode e le parentesi graffe si possono inserire digitando shift+alt+[ e shift+alt+] {} che credo sia la modalità standard del mac con tastiera italiana.

Il tizio dice di esser membro di European Summer School of Agile Programming e altre prestigiose associazioni.

Un bel corso intitolato “basic google usage” non glielo vogliamo fare?

Prima di bollare come inutile un software che siocuramente è costato fatica a chi lo ha sviluppato magari sarebbe carino fare un paio di tentativi per capirci qualcosa.

 Posted by at 11:03 - 502