Set 042007
 

Spearate Reality

Perché delle ottime tecnologie non riescono a prendere piede e vengono magari dimenticate a favore di tecnologie decisamente inferiori che si diffondono in maniera globale?

E’ la solita vecchia storia del Video2000 contro VHS, o di tanti altri casi analoghi.

I “tecnocrati”, e con questa parola voglio indicare in maniera generica chi “fa” cose in ambito scientifico-tecnologico, quindi scienziati, ingenier, informatici, tecnici ecc., hanno un modo di vedere le cose totalmente diverso da quello di tutti gli altri.

Si tratta di due realtà separate. Quando sviluppate un progetto software a cosa pensate? Alle sua utilità, all’usabilità delle interfacce, all’estendibilità, alla facilità di manutenzione del codice e mille altre cose di questo genere?

Bene, tutto questo è ottimo, ma solo per chi ragiona al vostro stesso modo. Gli utenti sono una realtà separata, o meglio, VOI siete in una realtà separata. Gli utenti sono molto più interessati ad altre cose, a loro non nteressa nulla l’estendbilità, l’usabilità e spesso nemmeno l’utilità. Quello che ha successo è spesso qualcosa di inutile, ma che in qualche modo è più bello, più divertente, più colorato.

Sto pensando ad esempio a Java, che ha conosciuto un boom iniziale come software che premetteva di eseguire codice complesso in un browser, trasfromatosi poi quasi unicamente in un linguaggio server-side, soppiantato nei browser da Flash. Ricordo che in tempi brevi erano uscite parecchie Applet interessanti, molte di simulazioni scientifiche, mentre agli inizi Flash permetteva poco più di semplici animazioni. Le potenenzialità di Java erano enormemente superiori, eppure Flash ha soppiantato Java nei client.

Spesso vedo ottime idee che non riescono a sfondare e altrettanto spesso cose che giudico smeplici banalità finiscono per essere definite rivoluzionarie, web2.0 o roba simile.

Credo che in questo si dovrebbe imparare da Steve Jobs. Cosa rende Apple così diversa? Jobs ha risollevato le sorti di una compagnia che sembrava destinata al fallimento e c’è riuscito con delle ottime mosse commerciali, ma non solamente commerciali. Jobs (e il suo team) ha la fortuna di avere la mente in entrembe le realtà, riesce a fare da elemento di giunzione.

Le mosse di Apple non sono semplicemente commericali, c’è sempre un contenuto tecnologico che viene però veicolato in modo da far presa sul pubblico. E’ stato così per il passaggio a os x, è stato così il passaggio a Intel è così con l’iPhone. Di per se nessuno dei prodotti Apple è innovativo o rivoluzionario, non così tanto almeno da sconvolgere e spaventare i possibili utenti. Al contrario tutto è rassicurante, le scelte teconologiche vengono motivate in modi che stuzzicano il pubblico, incuriosiscono e non spaventano. Se chiedete all’utente medio di Apple cos’è una shell vi guarderà con un certo stupore e non capirà perché gli fate domande sulle conchiglie.

Lui non ha scelto Apple perché è UNIX, ma per motivazioni totalmente diverse, l’ha scelto perché è facile da usare, perché è bello e probabilmente anche perché è trendy. Eppure Apple è UNIX, ha una vera e propria shell, ci puoi far girare X11 e gran parte del software scritto per UNIX. La validità tecnologica è nascosta, non perché sia necessario nasconderla, ma perché non è necessario evidenziarla.

Ciò che fa presa sul pubblico è totalmente diverso da ciò che fa presa nella mente di un programmatore o di un sistemista.

Tenete a mente le due realtà seprate quando state per partire con un nuovo progetto.

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