Nov 152015
 

58425a5f7136a2239e4301e8ab078849Gli attentati a Parigi della notte scorsa hanno colpito duramente. Il terrorismo islamico ha scelto come obiettivo una delle città più simboliche dell’occidente. Ciò che è accaduto mi ha fatto riflettere a fondo su molte cose. La prima riflessione riguarda la possibilità di comprendere realmente ciò che è accaduto e quali ne sono le cause. Credo che per me, in quanto non credente, sia impossibile comprendere davvero accadimenti di questo tipo. Gli atei razionalisti, nelle cui fila mi riconosco, non hanno la possibilità di capire cosa muove gli attentatori. Leggevo questa mattina sulla bacheca Facebook di un gruppo dichiaratamente ateo una breve riflessione in cui si diceva che la religione è solo il mezzo per fomentare odio, non il fine. Di solito è la prima cosa che si dice quando accadono cose di questo tipo, si vede la religione come uno strumento per manovrare le persone e ci si immagina che i burattinai siano dei cinici che nulla hanno a che vedere con la religione. La usano, ma ne sono lontani.

Da non credente è la visione che ho anche del cattolicesimo. Il vaticano usa la religione per soldi e potere, ai capi non frega nulla di Dio, sono solo furbi. Il cardinale Bertone con i suoi superattici e l’abate di Montecassino con i suoi appartamenti, i viaggi e i festini a base di droga confermano in pieno questa visione. I pastori se ne stanno al vertice, non credono affatto in quello che predicano, simulano solamente per farsi obbedire dalle pecorelle. Ma è davvero così? Probabilmente è vero nel caso di Bertone e dell’abate, ma vale per tutti i vertici della chiesa? Il tanto osannato Papa Francesco è anche lui un simulatore o crede sinceramente in ciò che rappresenta? Una volta ho letto una cosa su Papa Wojtyla che mi ha sconvolto. Pare che si autoflagellasse come pratica ascetica. Mi sono chiesto, ma allora ci credeva davvero o sono solo rivelazioni inventate di sana pianta per rafforzare una certa immagine? Sono certo che tutti i cattolici che leggeranno queste righe saranno pronti a dichiarare che il Papa e i vertici della chiesa sono credenti sinceri.

Ma allora perché pensare che non sia lo stesso per i vertici del terrorismo islamico? Perché qui si deve trattare per forza di astuti manovratori che usano la religione senza crederci? Da ateo mi risulta difficile accettare che degli esseri umani possano credere a un così elevato livello di ciò che per me sono  stupidaggini. Ma comincio a pensare di sbagliarmi. La religione è un mezzo, certo, ma è anche una causa e un fine. Non è vero che le cause sono sempre altrove e questo vale per tutte le religioni e le loro stragi. Ci sono molte altre concause, sicuramente. Interessi economici, equilibri internazionali, ma la religione è una delle cause. E va tenuta in mente se si vuole provare a capire. Capire è il primo passo per una risposta razionale, l’unica risposta che possa portare a un progresso.

E qui si innesta la seconda riflessione. L’occidente è progredito, sia tecnologicamente che socialmente non grazie al cristianesimo, ma nonostante il cristianesimo. Ogni progresso si  è sempre concluso con un’avanzata della ragione e un arretramento della religione. Non sto pensando solamente a Galileo o Darwin, i due esempi forse più facili. Sto pensando anche all’invenzione della stampa e al primo libro stampato da Gutenberg, la Bibbia. Sembra un controsenso, ma non lo è. Gutenberg ha trasportato la Bibbia dalla dimensione della fede a quella della conoscenza. Infatti la diffusione della Bibbia era malvista da parte della chiesa. Grazie a Gutenberg la gente, almeno quelli che sapevano leggere, era in grado di leggere laBbibbia, potevano possederne una copia e averne una conoscenza diretta, non mediata dal clero. Non per nulla la diffusione della Bibbia conseguente all’invenzione della stampa è considerata una delle cause della riforma protestante. Lo stesso discorso vale anche per tutte le innovazioni sociali. La rivoluzione francese e l’illuminismo sono i padri della società moderna e delle idee di libertà, uguaglianza, fratellanza. Il clero non stava certo dalla parte dei rivoluzionari.

Ecco perché qualsiasi vittoria militare dei terroristi islamici rappresenta allo stesso tempo una loro sconfitta. Perché i terroristi usano armi e tecnologie occidentali, frutto proprio di quel progresso della ragione che lentamente si fa strada fra superstizioni e credenze. Il kalashnikov usato dai terroristi è un arma di progettazione russa, realizzata nel 1947. Secondo Wikipedia “Negli anni 2010, a oltre sessant’anni dalla sua prima realizzazione, l’arma si posiziona tra quelle più usate (se non la più usata) nel mondo, grazie alle sue doti di affidabilità, economicità, facilità d’uso.” Il suo progettista era un ingegnere, non un religioso. Possiamo considerare un ingegnere come il rappresentante della conoscenza applicata. Conoscenza raggiunta non tramite visione mistica, ma tramite l’osservazione e la sperimentazione, in pratica tramite la scienza. Ma ancora più significative sono le modalità con cui i terroristi rivendicano gli attentati e reclutano nuovi adepti. Fanno un grande uso di video, internet, apparecchiature elettroniche. Ogni loro azione è un’ode alla civiltà occidentale. Non capire che tecnologia e libertà di pensiero vanno di pari passo è uno sbaglio enorme. Scienza e tecnologia non possono esistere con una teocrazia oppressiva. Solo la libertà di pensiero permette la nascita di nuove idee e con esse il progresso del genere umano.

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Nov 152014
 

nice-lightning-storm-one-nightL.A.M.P. Uno dei grandi flagelli del web. LAMP è un acronimo che sta per Linux Apache Mysql PHP. Tutte ottime tecnologie per carità, Linux è il sistema operativo più diffuso fra i server, Apache è il server WEB per antonomasia, Mysql è un motore di database potente e veloce e PHP un linguaggio di programmazione alla base di molte applicazioni WEB. E tutto Open Source. E allora che ho da lamentarmi? Nel vecchio West avevamo un detto: “Dio creò gli uomini e Colt li rese uguali.” Possiamo parafrasarlo in “Dio creò gli uomini e LAMP li rese tutti programmatori.” O per lo meno diede a tutti l’illusione di esserlo. Continue reading »

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Nov 052014
 

Schermata 2014-11-04 alle 23.32.00Sempre più spesso mi capita di vedere dei “siti di merda”. Vorrei poter usare un termine più soft, ma non avrebbe senso, sono proprio siti di merda.

Spesso sono siti di piccole attività, artigiani, professionisti, qualche bed&breakfast. A volte però si tratta di siti istituzionali, siti di eventi anche di una certa importanza, di aziende di un certo rilievo.

Guardando in dettaglio quasi sempre sono siti realizzati in WordPress, usando qualche tema comprato e un po’ pasticciato. Non c’è nulla di male a comperare un tema, ce ne sono di molto belli. Il guaio è che sono belli quando si vedono nella demo di chi li realizza, ma se poi li prendi e i contenuti che hai non c’entrano per nulla, il risultato è come minimo imbarazzante. E così vedi temi nati magari per un giornale on line usati per un sito che ha quattro pagine e quando va bene un post di aggiornamento ogni sei mesi, con un risultato ovviamente terribile. Come si capisce che sono temi comprati? Di solito non sanno come togliere il link all’autore del tema che c’è nel footer del sito.

A volte mi è capitato di trovarmi in concorrenza per un lavoro e poi vedere che è stato realizzato con questa metodologia. Allora vorrei che quando un cliente mi chiede un preventivo per un sito mi dicesse subito se vuole un sito o un “sito di merda”. Nel secondo caso posso decidere di non perdere nemmeno il tempo a fargli il preventivo, oppure posso fargli un preventivo adeguato alla qualità di cui è disposto ad accontentarsi, senza scadere al livello “sito di merda”.

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Nov 292010
 

Il signor Mulliner, un divertente personaggio dell’umosirsta inglese Wodehouse, la sera al pub racconta continuamente episodi legati alla sua famiglia intervenendo in ogni discussione.

Uno dei suoi racconti riguarda un nipote affetto da disturbi gastrici, un giovanotto dall’aria sempre triste e seria, a cui il medico raccomanda come cura il sorriso. Deve sforzarsi di sorridere, ma essendo una persona dall’animo mesto il suo sorriso è più che altro un semplice esercizio muscolare, con il risultato che al posto di un sorriso gli si dipinge sul volto una specie di sogghigno del tipo: “io so qualcosa su di te, conosco il tuo segreto”.

Grazie a questo involontario stratagemma riesce a trovare lavoro, ad ottenere la mano della ragazza che desiderava e via dicendo, perché tutti i suoi interlocutori sono intimoriti dal suo sorriso imbarazzante.

Wikileaks non ha rivelato nulla di clamoroso? Non importa, ciò che è divertente è vedere come sia bastato dire:  “io so delle cose su di te” per mandare in fibrillazione tutte le diplomazie del mondo. Il nipote del signor Mulliner non era affatto conscio dell’effetto che il suo sorriso malizioso otteneva sulla gente ed infatti si stupisce molto di riuscire tutto ad un tratto ad otternere le cose che prima gli venivano negate. Assange lo fa consapevolmente e ormai non gli serve nemmeno rivelare dei segreti, gli basta dire che li rivelerà e tutti i re improvvisamente si vedono nudi e cercano di correre ai ripari con effetti piuttosto comici.

Il corollario di queso discorso è che solo l’Italia non deve temere nulla dai suoi documenti segreti, grazie a Berlusconi e al resto della sua compagnia di guitti, noi alleati e avversari esteri li offendiamo direttamente alla luce del sole senza bisogno di dirlo in segreto nei rappporti diplomatici.

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Ott 182009
 

Nuova idea geniale, ora di religione islamica a scuola.

Per essere un’idea della destra sembra straordinariamente di sinistra, infatti la sinistra plaude, la destra urla e strepita.

Sinceramente a me sembra un’idea orribile,  è proprio necessario imbottire la testa degli studenti di fandonie? Si è faticato perché l’ora di religione fosse facoltativa e invece di eliminarla del tutto vogliono aggiungere quella di religione islamica. Certo facoltativa e alternativa a quella di religione cattolica, ma in pratica appena uno riesce a scrollarsi di dosso una religione gliene vogliono appioppare un’altra.

Già la scuola non è che faccia del suo meglio per insegnare il pensiero critico, l’insgenamento delle religioni poi è l’opposto del pensiero critico, andiamo avanti così. Se proprio la religione dev’esserci perchè non la prendiamo un po’ contropiede? La religione cattolica facciamola insegnare ad un ebreo fanatico, che abbia ben a mente le presecuzioni di cui nei secoli sono stati fatti oggetto i suoi correligionari da parte della chiesa cattolica o magari da un islamico talebano. La religione islamica la facciamo insegnare da un ebreo, di quelli che vivono sotto costante minaccia di terrorismo, di bombe, di folli proclami. E la religione ebraica la facciamo insegnare da un cattolico fanatico di quelli che considerano gli ebrei gli uccisori di dio.

E se io pretendessi l’insegnamento dell religione pastafariana? Potrebbe essere l’unica salvezza.

A parte gli scherzi facciamo un’ora di insegnamento di pensiero critico, non è cosa facile, ma assolutamente fondamentale.

 Posted by at 21:38 - 943
Ott 182009
 

Bora_Bora2238 trentini hanno la redienza nei paradisi fiscali. Ora, non tutti i paradisi fiscali sono anche paradisi reali, ma molti lo sono e quindi mi domando perché diavolo uno con abbastanza soldi per cui valga la pena incasinarsi con i paradisi fiscali non molli tutto e se ne vada in un vero e proprio paradiso naturale.

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Lug 022009
 

Oggi su un account di posta mi è arriva una mail che diceva: “Condividere i tuoi ricordi è diventato ancora più facile?”.
I ricordi sono quello che fa di me ciò che sono, o per essere più precisi, le esperienze passate, sommate alle mie predisposizioni genetiche sono quello che fanno di me ciò che sono. Le esperienze filtrate dalla mia sensibilità,da come io le ho vissute e dai ricordi che mi sono rimasti. Spesso i ricordi non corrispondono nemmeno con molta precisione alla realtà vissuta, vengono continuamente rielaborati ed aggiornati dal cervello in base a nuove esperienze, a nuovi dati.

Condividere i ricordi, se non parliamo di cose banali può essere un’esperienza intensa, parlare dei propri ricordi vuol dire parlare di se stessi, mettere a nudo la propria anima, regalare a qualcuno le proprie esperienze del mondo, mostrare il mondo come lo si vede con i propri occhi, come lo si vive.

Lungi da me essere contro i social network, le possibilità di condivisione, di mettere in comune, di raccontare, sono favorevolissimo a tutto ciò, però vorrei che le persone dessero valore alle cose che raccontano e tenessero sempre a mente a chi le stanno raccontando.

Il fatto che oggi sia più semplice condividere non significa che si debba per forza farlo, né che si debba farlo sempre e con chiunque.

Ci sono cose che è bello tenere per se, cose che è bello condividere solo con qualcuno ed altre cose che può comunque essere più divertente raccontare davanti ad una birra piuttosto che davanti ad un pc.

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Mar 292009
 

nannucci.jpg

Pur non essendo di Bologna ho sempre considerato Nannucci tappa obbligatoria quando passavo in quella città e mi spiace moltissimo che chiuda.

 

Però, avendo vissuto i passaggi epocali che hanno riguardato la distribuzione di musica e video, vorrei fare una breve riflessione.

Quando sono usciti i CD costavano il doppio degli LP, sebbene il costo di produzione fisica del CD fosse in realtà molto inferiore. Ed il prezzo è sempre rimasto quello anche quando l’uso dei CD si è diffuso. La stessa cosa è accaduta quando si è passati dal VHS al DVD; i prezzi dei film in DVD erano il doppio rispetto alla versione VHS ed anche in questo caso il costo di produzione di un DVD è molte volte inferiore al costo di produzione di un VHS.

 

A questo punto mi domando cosa paghiamo quando acquistiamo un CD o un DVD. Paghiamo la possibilità di fruire dell’opera (chiamiamola opera pur se spesso si tratta di qualche immonda porcheria realizzata da qualche produttore avido) o paghiamo il supporto fisico? Fino ad ora ci hanno fatto pagare il supporto fisico, altrimenti non avrebbe senso pagare un CD il doppio di un LP se il contenuto è il medesimo. Quindi, essendo la rete un supporto immateriale perché si dovrebbe pagare per scaricare film o musica? Al contrario, se ciò che si paga è realmente l’opera allora forse sarebbe stato meglio iniziare a fare dei ragionamenti seri un po’ di anni fa, prima di finire con l’acqua alla gola. Non parlo ovviamente del negozio Nannucci, che ha sempre compiuto un ottimo servizio alla musica ed agli appassionati, mi riferisco invece all’industria discografica e cinematografica. Se produttori, discografici, distributori ecc. ecc. avessero pensato di più agli utenti invece di considerarli unicamente polli da spennare forse non saremmo arrivati a questo punto.

 

Invece la loro miopia è tale che proseguono sulla stessa strada anche ora, negando perfino che la situazione sia cambiata.

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Feb 072009
 

 PoloFinalmente il nostro giovane premier ha esplicitato ancora più chiaramente la considerazione che ha per le donne.

Parlando di Eluana Englaro e del perché dev’essere mantenuta in “vita” (se si può  definire vita la condizione in cui lei si trova) Berlusconi ha detto che lei è in grado di partorire. Ovviamente per partorire prima dev’essere in grado di essere messa incinta e immagino che Berlusconi preusma che questo sia fattibile, forse anche auspicabile. Quindi Eluana Englaro ha tutto quello che serve ad una donna, può fare sesso e può partorire. Non sempre la prima cosa dev’essere seguita dalla seconda, ma la seconda dev’essere sempre conseguenza della prima, visto che la fecondazione artificiale è stata resa molto problematica in Italia, ma questa è un’altra storia. Insomma comunque la si metta…

la donna è come la caramella Polo, il buco con la menta intorno!

Ma al contrario della caramella nel caso della donna l’unica cosa che conta è il buco. Ora mi domando com’è possibile che nessuno si indigni davvero per queste cose, uomini, donne, di sinistra e di destra? Come possono le donne di destra continuare a  militare in fila dietro un simile padrone? Come possono votarlo, sostenerlo e considerarlo una persona degna del posto che occupa, quando invece è una persona totalmente indegna.

Nov 142008
 

 Leggo questo articolo di Repubblica e rimango allucinato.

Manifesto contro violenza sulle donne

L’immagine qui riprodotta simboleggia tutte le donne che subiscono violenza e in particolar modo quelle che non hanno i coraggio di denucnciarla e quindi continuano a subire.

L’arredatore comunale (L’assessore comunale all’Arredo urbano di Milano, Maurizio Cadeo) vorrebbe bloccarne le affissioni e secondo il suo illuminato punto di vista afferma: “respingo totalmente il contenuto che offende la nostra tradizione cristiana”

Forse il manifesto offende la sua tradizione cristiana, mentre la violenza sulle donne fa parte di quella tradizione quindi non si sente offeso, non saprei dirlo. Ma da cosa si sente offeso, dal significante o dal significato, dal contenuto o dalla sua rappresentazione? Se per contenuto intende il significato allora quello che lo offende non è la donna in croce, ma il tentativo di risvegliare le coscienze su questo problema.

A me il manifesto piace, io non sono cristiano, ma la simbologia della crocifissione non è proprietà esclusiva dei cristiani, è una simbologia  che è entrata di prepotenza nella cultura occidentale, rappresenta la sofferenza, il sacrificio e credo che chiunque abbia il dirtto di usare questa simbologia senza chiedere il permesso ad assessori, prelati o altro.

In questo caso oltre tutto non si tratta assolutamente di una rappresentazione dissacratoria, ma di un forte richiamo ad una condizione di sofferenza, condizione in cui si trovano moltissime donne.

“La mente è come un paracadute. Funziona solo se è aperta 1”  questo evidentemente vale anche per gli arredatori.

1 Frase attribuita a Thomas Dewar, L. Pauwels e Frank Zappa

 Posted by at 13:38 - 609