Lo spazio, almeno quello virtuale si sta espandeno rapidamente, ormai i MByte e i GigaByte costano poco o nulla. Lo spazio quindi non è un problema, se quello reale si restinge in compenso si espande a dismisura lo spazio on-line.
Caselle di posta senza limiti, spazio per i propri siti a pochi soldi, spazio per i blog… SPAZIO… non è più l’ultima forntiera come ai tempi della gloriosa Enterprise.
Però… cosa succede al tempo? Il tempo virtuale non conosce lo stesso fenomeno dello spazio.
Il tempo al contrario è sempre di meno, nel mondo reale, dove migliaia di impegni ti pressano continuamente da quando apri gli occhi la mattina a quando cerchi di chiuderli la sera. Ma va ancora peggio nel mondo virtuale. Proprio a causa di questa espansione dello spazio si assiste ad una contrazione del tempo. Ci sono troppe cose in interenet. Molte sono cazzate, ma ci sono anche fortunatamente moltissime cose interessanti, ma il tempo per cercarle, per leggerle e soprattutto per approfondire non c’è mai. Si corre sempre da una notizia all’altra, si pilucca un po’ qui e un po’ li. Alcuni stratagemmi cercano di aiutare nella selezione. I feed sono una trovata ottima, però anche se ti permettono di selezionare le informazioni che vuoi ricevere te ne portartano sempre di più. Quante volte una notizia trovata in un feed ha un link ad un altro blog, ad un altro sito ad un “altro mondo”? E dopo aver scoperto che anche questo secondo sito è interessante… lo si aggiunge al proprio aggregatore. E così ogni giorno si aggiungono altre notizie da leggere, idee che si possono solamente sbirciare, perché… il tempo è tiranno.
Non ci resta allora che sperare nel vero web semantico, quello in cui saranno i software stessi a leggere le notizie o gli articoli e a rielaborarli creando nuova conoscenza… che verrà letta solo da altri computer.
Uno scenario apocalittico? Forse no, del resto già è così poca la gente che davvero cerca di capire, è molto più semplice un mondo “point and click”.
Set 072007