Nov 062008
 

E’ inutile, ogni giorno c’è una cretineria talmente peggiore della precedente che qualunque cretinometro finirebbe per rompersi.

Appena fatto in tempo a digerire la cretinata dell’altro giorno sulla somiglianza tra Obama e Berlusconi arriva subito la sucessiva. Leggo sul giornale le dichiarazioni di un qualche idiota che afferma che Al Quaida sarà più contenta ora che Obama è diventato presidente degli Stati Uniti d’America.  Ma non si fa nemmeno in tempo a creare un incidente diplomatico che…

…incredibile, qualcuno riesce a dimostrarsi ancora più cretino, dichiarando con un umorismo di alta classe che Obama è “abbronzato”.

Ecco come l’episodio viene raccontato dal New York Times.

 Posted by at 23:45 - 031
Nov 052008
 

L’altro giorno mi si è rotto il cretinometro.

cretinometro rotto

Stavo leggendo un giornale e mi sono capitate sott’occhio queste parole:

“Si’ e’ vero, tra Silvio Berlusconi e Barak Obama esistono delle affinità. I punti di contatto tra il presidente del Consiglio italiano e il candidato democratico alla Casa Bianca si notano.”

Il cretinometro mi è andato a fondoscala stabile e dopo un po’ si è proprio rotto. Mi spiace perché l’avevo cambiato da poco, l’ultimo mi si era rotto quando avevo letto le dichiarazioni cretine di un tizio che voleva eliminare la parola “bomba” da google e dai motori di ricerca.

Dopo quella volta ne avevo preso uno con un valore massimo di cretineria altissimo, soprattutto visto il livello intellettuale del governo , e non pensavo che mi sarebbe saltato anche questo.

Voglio segnalare un paio di link che commentano la divertente frase che ho citato sopra:

 Posted by at 12:08 - 547
Nov 032008
 

Stavo scrivendo un elenco di canzoni che consiglio di ascoltare con attenzione per capire meglio la situazione folle in cui ci troviamo qui in Italia. Volevo selezionare alcune canzoni di Caparezza, ma mi sono reso conto che sono tutte importanti per comprendere le mille sfaccettature dell’incredibile commedia/tragedia che stiamo vivendo.

Ma c’è anche un filo di speranza, nell’ultimo album, “Le dimensioni del mio caos”,  Caparezza canta un canzone dal titolo “Pimpami la storia“, in cui interpreta la parte di uno studente che chiede alla prof di raccontare la storia riscrivendola totalmente, non più ciò che è accaduto realmente nel passato, ma una storia “pimpata” (…Così funziona e per fortuna fa trend, il vecchio libro lo rottamo tipo Duna Weekend. Adesso serve un finale potente che terrorizzi l’occidente più dell’urlo di Chen. Da qui in avanti qualunque cosa succeda, scrivi che la colpa è di Al Quaeda…). 

Ma per fortuna la cronaca di questi giorni ci racconta che non tutti gli studenti sono così, con meraviglia di tutti e soprattutto del governo gli studenti hanno dimostrato di saper ancora pensare, nonostante oltre 20 anni di lavaggio del cervello a forza di televisione fatta di grandi fratelli ecc. ecc.

Forse non tutto è perduto, non importa chi governa, non importa quanto possano cercare di rimbeccilire, di opprimere, di cancellare, finché c’è qualcuno che è ancora capace di pensare la speranza può sopravvivere.

Quanto alle canzoni per aprire un po’ la mente, ecco i testi delle canzoni di Caparezza. Ovviamente leggere i testi non è la stessa cosa che ascoltare le canzoni, quindi comperatevi i dischi e ascoltateli, ma i testi sono importanti quindi leggerli fa comunque pensare.

Io consiglio di leggere:

E poi tutto l’ultimo album Le dimensioni del mio caos

Se ne avete voglia potete cercare Caparezza su Youtube e troverete parecchi video, sia originali che realizzati da altre persone.

 Posted by at 17:51 - 785
Nov 032008
 

Oggi sono andato a vedere la fiera “Fa’ la cosa giusta” a Trento. Molto interesante e ricca di spunti di riflessione.

Ho visto molte cose davvero belle, tanti stand proponevano prodotti eco-compatibili, belli non solo da un punto di vista dell’impatto sul mondo, ma anche esteticamente belli. Peccato che questi prodotti non raggiungano il mercato di massa e restino in fondo chiusi in un circuito specializzato di piccoli negozi, se vuoi questo tipo di prodotti devi andare a cercarteli nei pochi negozi che li trattano.

Ma, e se raggiungessero il mercato di massa? E’ davvero possibile produrre questo tipo di prodotti in quantità sufficiente per un mercato così vasto? La mia impressione è che si tratti di piccole botteghe artigianali che riescono a produrre un quantitativo limitato di prodotti e non so se sarebbero in grado di reggere le necessità di un mercato molto più vasto senza trasformarsi in normali fabbriche di prodotti senza alcuna attenzione per il mondo, per la sostenibilità, per l’ecologia. Mi auguro che sia possibile, lo spero davvero.

La seconda riflessione è un po’ più cattiva. In mezzo a molti stand interessanti che esortano a fare la cosa giusta in termini di consumo consapevole, di riduzione dell’impatto ambientale ecc. ecc. ce n’erano altri di tutt’altro tenore. Una cosa che trovo sempre assai fastidiosa è la vicinanza tra due mondi che non hanno alcun motivo di convivere se non quello di una certa marginalità rispetto al mercato di massa.

Parlo di tutte quelle cose pseudoscientifiche, pseudoreligiose, pseudospiritualiste, pseudo… Se da un lato mi interessa sicuramente la produzione di energia con fonti rinnovabili, o la produzione di tessuti dal mais o il riciclo dei rifiuti, o le modalità per inqinare meno, o magari mi possono incuriosire i cibi biologici, quello che non riesco ad accettare sono le stupidaggini pseuosceintifiche che spesso vengono propinate in concomitanza con questo genere di cose, propietà miracolose dei cristalli, potere curativo dell’aloe vera (quella finta non serve a nulla?, magie dell’iridologia e cose di questo genere.

Sono convinto che questa contiguità non faccia affatto bene e non contribuisca a dare la giusta idea di serietà a tutte le iniziative serie che potrebbero contribuire a salvare il pianeta, perché è difficile fare un discorso serio sul consumo responsabile, sulla produzione di energia da fonti rinnovabili quando ti ritrovi in mezzo a cristalli mirabolanti e le energie rinnovabili sembrano essere quelle delle vibrazioni cosmiche.

 Posted by at 00:49 - 075
Ott 232008
 

Mi domando quanto passerà prima di dover risentire di nuovo queste parole, con il ritmo a cui stiamo andando non credo ci manchi molto.

A cosa pensa Berlusconi quando non pensa alla Carfagna? A quali modelli si ispira? Qual’è la figura di riferimento sempre fissa nella sua mente?

Ecco la risposta.

napaloni.jpg

E incredibile notare come Berlusconi assomigli non tanto a Mussolini, quanto alla sua caricatura il Napaloni (Napoloni nella traduzione italiana) de “Il Grande Dittatore” di Chaplin.

 Posted by at 12:44 - 572
Ott 232008
 

Forse è solo propaganda elettorale, ma forse è qualcosa di più e io, solitamente cinico e disincantato, per una volta voglio crederci.

Ieri Lorenzo Dellai ha donato una rosa bianca ad Emilio Giuliana della Fiamma Tricolore.

Forse Giuliana non conosce il significato del simbolo che ha ricevuto in dono, ma Dellai sicuramente si e io voglio credere che voglia simboleggiare la resistenza non solo contro il fascismo strisciante ma anche contro quello che lancia proclami a testa alta (alta… per quanto glielo permette la statura), il fascismo di chi non accetta opinioni contrarie alle proprie, non accetta il dialogo civile, il dibattito, la protesta. Il fascismo di chi vuole mandare l’esercito nelle strade, la polizia nelle università e nelle scuole, il fascismo di chi vuole intimidire, mandando la polizia a prendere i documenti chi protesta, il fascismo che vuole imbavagliare la libera circolazione delle idee, che vuole distruggere scuola e università per allevare generazioni di rincoglioniti capaci solo di assorbire le idiozie ammanite dalla televisione.

Io spero che la rosa bianca simboleggi tutto questo… per una volta davvero voglio crederci.

 Posted by at 10:43 - 488
Ott 172008
 

Ci risiamo, il tizio o c’è o ci fa. Sarà davvero così testa di legno (per non dire di peggio)  oppure fa solo finta?

La scienza non può elaborare principi etici” dice l’individuo (mi viene quasi da chiamarlo il principale esponente dello schieramento avverso, indovinate un po’ di chi parlo).

Sono anni che si cerca di fargli capire che la religione non può elaborare principi scientifici, ma niente, da quell’orecchio non ci sente, però è bravissimo a dire quello che la scienza può o non può fare. Ma si facesse un po’ i cazzi suoi e dicesse quello che la religione cattolica può o non può fare…

Prima di tutto perché mai la scienza non dovrebbe poter elaborare principi etici? Perché lo dice lui o per qualche motivo sensato?

Secondo, nemmeno io credo che sia la scienza a dover elaborare principi etici, credo piuttosto che siano le PERSONE a doverlo fare. Non le religioni, le religioni non possono elaborare un bel niente, solo le persone possono parlo. Peccato che a quel signore le persone non interessino per nulla, interessa solo il suo squallido potere sulle masse.

Le persone possono e devono elaborare i principi etici, tutte le persone, non i preti, o i vescovi, i papi o i rabbini, gli imam o gli sciamani. Tutti gli esseri umani possono concorrere alla formulazione ed elaborazione di principi etici.

Che nervi che mi fa venire…

 Posted by at 18:22 - 806
Ott 122008
 

Credo sia ormai evidente come in Italia ci sia una recreudescenza di nazi-fascismo e come nel mondo ci sia una rinascita di quella destra becera e populista che si sperava finita nel dimenticatoio della storia.
A tutti costoro non posso che dedicare questa scena del film “The Blues Brothers” con la speranza che una risata possa seppellire la loro voglia di violenza, la loro intolleranza, e soprattutto la loro ignoranza che è la causa prima della loro stupidità.

L’ironia, la satira, la comicità intelligente possono aiutare ad aprire la mente e a guardare le cose con una prospettiva diversa, permettono di allontanarsi dal sentiero tracciato e di scoprire così che le figure spaventose sono solo sagome di cartone senza alcuno spessore, piazzate li a belle posta per spaventare chi non osa mai uscire dai percorsi predefiniti.

E come dice Joliet Jake Blues (John Belushi): “Io li odio i nazisti dell’Illinois”.

 Posted by at 22:57 - 998
Set 042008
 

Oggi mia moglie ed io siamo andati ad un colloquio preliminare per l’inserimento di mia figlia alla scuola materna. La maestra ad un certo punto ci ha chiesto com’è il nostro orientamento riguardo all’educazione religiosa. Dopo le nostre reazione di sconcerto e stupore ci ha spiegato che a differenza delle scuole vere e proprie, in cui si può scegliere di evitare l’ora di religione alla scuola materna l’educazione religiosa è obbligatoria. Lo sconcerto e lo stupore sono aumentati ulteriormente. La povera maestra ha proseguito spiegando che la provincia spinge perché venga fatta l’educazione religiosa nella scuola materna, ma ha specificato che non si tratta proprio di religione, quanto di educazione ai “valori religiosi”, come ad esempio la pace, nla solidarietà ecc. ecc.

V ALORI RELIGIOSI???? Ma da quando? Questi sono semmai valori laici. Cos’hanno a che fare i valori con la religione? Perché ci si ostina a credere che siano le religioni e in particolare quella cattolica ad avere il monopolio dei valori? Quasi tutti i valori che vengono proclamati a gran voce come valori cristiani non lo sono per nulla, sono al contrario valori nati con rivoluzione francese ed illuminismo e solo nel ‘900 assorbiti dalla chiesa dopo averli combattuti per secoli, incerti casi per millenni.

Che alcuni di questi valori coincidano con cosa dette anche da Cristo è vero, ma le cose dette da Cristo non sono mai state valori fondamentali per il cristianesimo.

E’ incredibile come la provincia, che dovrebbe essere un’istituzione laica sia invece succube della curia ed è ancora più incredibile come cerchino di iniziare l’indottrinamento ad età sempre minore, quando i bambini sono ancora più vulnerabili.

L’occidente declina sempre più rapidamente…

 Posted by at 00:05 - 045