Nov 032008
 

Stavo scrivendo un elenco di canzoni che consiglio di ascoltare con attenzione per capire meglio la situazione folle in cui ci troviamo qui in Italia. Volevo selezionare alcune canzoni di Caparezza, ma mi sono reso conto che sono tutte importanti per comprendere le mille sfaccettature dell’incredibile commedia/tragedia che stiamo vivendo.

Ma c’è anche un filo di speranza, nell’ultimo album, “Le dimensioni del mio caos”,  Caparezza canta un canzone dal titolo “Pimpami la storia“, in cui interpreta la parte di uno studente che chiede alla prof di raccontare la storia riscrivendola totalmente, non più ciò che è accaduto realmente nel passato, ma una storia “pimpata” (…Così funziona e per fortuna fa trend, il vecchio libro lo rottamo tipo Duna Weekend. Adesso serve un finale potente che terrorizzi l’occidente più dell’urlo di Chen. Da qui in avanti qualunque cosa succeda, scrivi che la colpa è di Al Quaeda…). 

Ma per fortuna la cronaca di questi giorni ci racconta che non tutti gli studenti sono così, con meraviglia di tutti e soprattutto del governo gli studenti hanno dimostrato di saper ancora pensare, nonostante oltre 20 anni di lavaggio del cervello a forza di televisione fatta di grandi fratelli ecc. ecc.

Forse non tutto è perduto, non importa chi governa, non importa quanto possano cercare di rimbeccilire, di opprimere, di cancellare, finché c’è qualcuno che è ancora capace di pensare la speranza può sopravvivere.

Quanto alle canzoni per aprire un po’ la mente, ecco i testi delle canzoni di Caparezza. Ovviamente leggere i testi non è la stessa cosa che ascoltare le canzoni, quindi comperatevi i dischi e ascoltateli, ma i testi sono importanti quindi leggerli fa comunque pensare.

Io consiglio di leggere:

E poi tutto l’ultimo album Le dimensioni del mio caos

Se ne avete voglia potete cercare Caparezza su Youtube e troverete parecchi video, sia originali che realizzati da altre persone.

 Posted by at 17:51 - 785
Ott 232008
 

Mi domando quanto passerà prima di dover risentire di nuovo queste parole, con il ritmo a cui stiamo andando non credo ci manchi molto.

A cosa pensa Berlusconi quando non pensa alla Carfagna? A quali modelli si ispira? Qual’è la figura di riferimento sempre fissa nella sua mente?

Ecco la risposta.

napaloni.jpg

E incredibile notare come Berlusconi assomigli non tanto a Mussolini, quanto alla sua caricatura il Napaloni (Napoloni nella traduzione italiana) de “Il Grande Dittatore” di Chaplin.

 Posted by at 12:44 - 572
Ott 232008
 

Forse è solo propaganda elettorale, ma forse è qualcosa di più e io, solitamente cinico e disincantato, per una volta voglio crederci.

Ieri Lorenzo Dellai ha donato una rosa bianca ad Emilio Giuliana della Fiamma Tricolore.

Forse Giuliana non conosce il significato del simbolo che ha ricevuto in dono, ma Dellai sicuramente si e io voglio credere che voglia simboleggiare la resistenza non solo contro il fascismo strisciante ma anche contro quello che lancia proclami a testa alta (alta… per quanto glielo permette la statura), il fascismo di chi non accetta opinioni contrarie alle proprie, non accetta il dialogo civile, il dibattito, la protesta. Il fascismo di chi vuole mandare l’esercito nelle strade, la polizia nelle università e nelle scuole, il fascismo di chi vuole intimidire, mandando la polizia a prendere i documenti chi protesta, il fascismo che vuole imbavagliare la libera circolazione delle idee, che vuole distruggere scuola e università per allevare generazioni di rincoglioniti capaci solo di assorbire le idiozie ammanite dalla televisione.

Io spero che la rosa bianca simboleggi tutto questo… per una volta davvero voglio crederci.

 Posted by at 10:43 - 488
Ott 172008
 

Ci risiamo, il tizio o c’è o ci fa. Sarà davvero così testa di legno (per non dire di peggio)  oppure fa solo finta?

La scienza non può elaborare principi etici” dice l’individuo (mi viene quasi da chiamarlo il principale esponente dello schieramento avverso, indovinate un po’ di chi parlo).

Sono anni che si cerca di fargli capire che la religione non può elaborare principi scientifici, ma niente, da quell’orecchio non ci sente, però è bravissimo a dire quello che la scienza può o non può fare. Ma si facesse un po’ i cazzi suoi e dicesse quello che la religione cattolica può o non può fare…

Prima di tutto perché mai la scienza non dovrebbe poter elaborare principi etici? Perché lo dice lui o per qualche motivo sensato?

Secondo, nemmeno io credo che sia la scienza a dover elaborare principi etici, credo piuttosto che siano le PERSONE a doverlo fare. Non le religioni, le religioni non possono elaborare un bel niente, solo le persone possono parlo. Peccato che a quel signore le persone non interessino per nulla, interessa solo il suo squallido potere sulle masse.

Le persone possono e devono elaborare i principi etici, tutte le persone, non i preti, o i vescovi, i papi o i rabbini, gli imam o gli sciamani. Tutti gli esseri umani possono concorrere alla formulazione ed elaborazione di principi etici.

Che nervi che mi fa venire…

 Posted by at 18:22 - 806
Ott 122008
 

Credo sia ormai evidente come in Italia ci sia una recreudescenza di nazi-fascismo e come nel mondo ci sia una rinascita di quella destra becera e populista che si sperava finita nel dimenticatoio della storia.
A tutti costoro non posso che dedicare questa scena del film “The Blues Brothers” con la speranza che una risata possa seppellire la loro voglia di violenza, la loro intolleranza, e soprattutto la loro ignoranza che è la causa prima della loro stupidità.

L’ironia, la satira, la comicità intelligente possono aiutare ad aprire la mente e a guardare le cose con una prospettiva diversa, permettono di allontanarsi dal sentiero tracciato e di scoprire così che le figure spaventose sono solo sagome di cartone senza alcuno spessore, piazzate li a belle posta per spaventare chi non osa mai uscire dai percorsi predefiniti.

E come dice Joliet Jake Blues (John Belushi): “Io li odio i nazisti dell’Illinois”.

 Posted by at 22:57 - 998
Ago 102008
 

“La baia dei pirati” è un nome evocativo, che fa sognare, che fa galoppare l’immaginazione. Fa pensare a mari esotici, vele al vento, arrembaggi, ma soprattutto fa fa pensare ad una cosa che ha più fascino di qualunque isola tropicale, fa pensare alla libertà.

Perché la libertà è il concetto che meglio di tutti può essere rappresentato dai pirati. I governi e le autorità costituite hanno sempre lottato contro coloro che desiderava la libertà, coloro che volevano una vita fuori dagli schemi, una vita libera appunto. Ma di una cosa i pirati hanno sempre avuto bisogno, di un rifugio sicuro dove sostare fra una scorribanda e l’altra che fosse l’isola della Tortuga o Mompracem.

E nel mare di Internet la situazione si ripropone immutata.  Internet sta subendo un pattugliamento sempre più stretto da parte di governi, multinazionali e folte schiere di individui che tentano in ogni modo di limitare la libertà dei naviganti. E non si tratta di una libertà da poco, Internet è nata anarchica, aperta, libera e cercare di irregimentarla ora è molto difficile, ma i vari governi ed enti ci provano comunque, spesso con misure inutili e risibili, come avviene sempre quando c’è di mezzo l’Italia.

“La baia dei pirati”, thepiratebay.org è un luogo libero, un rifugio sicuro per i pirati di internet, ora l’Italia ha bloccato su internet l’accesso alla baia.

La contromossa dei pirati è semplice ed efficace, hanno cambiato IP, esortano i navigatori italiani a configurare i propri DNS  per utilizzare OpenDNS e come ultima misura hanno creato un nuovo nome per il loro sito labaia.org. Basterà quindi connettersi al nuovo sito per leggere il comunicato con cui commentano le misure contro di loro.

Traduco (come mi è possibile) alcune frasi dal loro post:

“Siamo abbastanza abituati a paesi fascisti che non permettono libertà di parola. Un mucchio di piccole nazioni che hanno dittatori decidono di bloccare il nostro sito visto che noi possiamo aiutare a diffondere informazioni che possono essere dannose ai dittatori.

Ora è il momento dell’Italia. Essi soffrono per una storia molto brutta come paese in cui durante gli anni del fascismo si è formato l’IFPI (International Federation of the Phonographic Industry) ed ora essi hanno un leader fascista nel paese, Silvio Berlusconi. Berlusconi è la persona più potente nei media italiani, possedendo un sacco di compagnia in competizione con The Pirate Bay e vuole rimanere in quella posizione, così uno dei suoi leccapiedi, Gaincarlo Mancusi, ha ordinato un completo spegnimento del nostro dominio e del nostro IP per rendere più difficile non supportare il suo impero.

Noi non vogliamo un internet censurata! E la guerra comincia qui…”

Siamo pronti ad issare il Jolly Roger?

 Posted by at 22:08 - 964
Ago 012008
 

Visto che sono in vena di notizie positive…

Freedom Not Fear 2008 lo è certamente. Si tratta di una manifestazione organizzata per arginare la folle corsa di governi industrie, multinazionali, polizie ecc. ecc. alla data retention e alla sorveglianza ossessiva dei cittadini degli esseri umani.

Come spiegato (in italiano) su Punto Informatico si tratta di una manifestazione globale, chenelle piazze di tutti i paesi del mondo possa far sentire la voce dei cittadini stufi di diventare oggetto di sorveglianza ossessiva. Libertà, non paura!

 Posted by at 23:12 - 008
Lug 312008
 

E’ un po’ di tempo che non scrivo sul blog, per molti motivi, un po’ la mancanza di tempo e molto a causa della tristezza per le cose che accadono in Italia. Ormai in molte parti del mondo ogni giorno si fanno più evidenti i segni del declino della civiltà come è stata intesa in occidente, ma in Italia non si tratta di declino, ma di caduta libera. Certe cose che credevamo intoccabili come democrazia e giustizia vengono calpestate. Il desiderio di giustizia viene chiamato giustizialismo per dipingerlo con connotati negativi e poterlo così deridere ed aborrire, la laicità la si definisce laicismo sempre per poterne parlare con disprezzo, ormai manca poco e vederte coniato il termine “democraticismo” per poter dare un’immagine negativa anche del desiderio legittimo di una società demcratica.

Ogni giorno accadono episodi così negativi che non riesco nemmeno a scrivere dei post per commentarli, dovrei passare la vita a scrivere sul blog per poterli commentare tutti, ma un articolo letto oggi mi obbliga moralmente a parlare almeno di questa vicenda.

Si tratta di un articolo apparso sul Guardian,  un giornale inglese. Per chi non legge agevolmente l’inglese segnalo il link alla traduzione italiana dell’articolo.

Non riesco a commentare.

Leggetelo e meditate.

 Posted by at 01:08 - 089
Giu 162008
 

Aiutatetci, non lasciateci soli.

Solo un appello a tutti coloro che vivono all’estero, non dimenticatevi dell’Italia e degli italiani. Al contrario, guardate ciò che accade in Italia come monito, potrebbe accadere anche altrove.

Non so per quanto tempo i blogger italiani potranno scrivere, la mia fortuna è che il mio piccolo blog non è visto da nessuno, ma… inizio ad avere paura.

Riassumo per chi non segue le notizie italiane da un po’ di tempo:

1) Esercito pattuglia le strade (Di solito succede quando c’è un colpo di stato…) per fornteggiare un’inesistente emergenza sicurezza. (vedi Repubblica, La Stampa, Mentecrtitica )

2) Bavaglio alla magistratura, vogliono toagliere le inchieste ai giudici che parlano del loro lavoro. (Questo è un punto molto interessante, ne riparlerò dopo con calma)

3) Promozione di una norma per togliere dagli impicci legali le alte cariche dello stato (salva Berlusconi) (vedi Repubblica e tutti i giornali italiani)

4) Querele o azioni giudiziarie da più parti per chiudere la bocca ai blogger scomodi (vedi P.I., ma è solo uno di molti altri casi analoghi accaduti di recente )

5) Leggi per imbavagliare i giornali (3 anni di carcere a chi pubblica trascrizioni di intercettazioni telefoniche)

6) Leggi per imbavagliare internet (vedi P.I. )

E quello che è oltremodo schokkante è la tranquillità con cui questi soprusi vengono accolti. Una finta opposizione plaude alla maggior parte di queste iniziative e quando si oppone lo fa in una maniera così blanda da farla sembrare di fatto un’approvazione.

Qualcuno si accorge di cosa sta accadendo, qualche blogger… mentecritica, mauriziosilvestri, sicuramente ce ne sono moltissimi altri, questi sono semplicemente due in cui mi sono imbattuto oggi. Ma per quanti siano, restano sempre confinati alla rete. Giornali e telegiornali sembrano accettare tutto con estrema naturalezza.

E lo stesso vale per la gente, poche critiche, poca voglia di lottare. Forse manca una catalizzatore, un leader che prenda in mano la situazione, che dia voce a tutti gli insoddisfatti, gli spaventati, i preoccupati. Un tempo c’erano leader politici di sinistra, nel bene e nel male sapevano parlare alla gente, riunirla per dar voce a proteste, a malessere, farla tendere ad un ideale. Ora la cosiddetta sinistra italiana sembra abitata solo da opachi democristiani e per di più stupidi, a differenza dei democristiani dei vecchi tempi, che almeno erano furbi.

Riprendo il punto due del mio piccolo elenco, che in realtà è integrato dai punti sucessivi. L’unica cosa che ancora spaventa un po’ (anche se non capisco il perché) i potenti italiani è la possibilità di venire sbugiardati pubblicamente. Non hanno paura dei processi e dei giudici, hanno un sacco di strumenti per neutralizzarli, ma temono ancora che la gente scopra le porcherie che fanno. Non capisco il perché sinceramente, pur con tutte le cose che già si sanno, sono stati eletti in parlamento un sacco di condannati, intercettati, sbugiardati, che hanno compiuto cose losche e turpi. Che gli frega ormai se la gente viene a sapere le porcherie che fanno? Forse temono che a un certo punto perfino gli italiani possano non riuscire più a sopportare. Ma vorrei tranquillizzarli, basta un po’ di rimbecillimento televisivo aggiuntivo e sarete a posto, anzi perché non fate una bella legge che obblighi alla visione di almeno 2 ore di televisione al giorno? Possibilmente Mediaset, ma non è che la Rai sia molto diversa.

Possiamo chiedere alla Spagna di invaderci? Hmmm magari qualche motivazione storica la si trova, in fondo la Spagna dominava su parte dell’Italia…

L’Europa, come idea prima che come istituzione è forse l’unica cosa che può ancora salvarci, ormai è impossibile sentirsi italiani, provare orgoglio per l’appartenenza ad un popolo completamente in disfatta, una totale disfatta morale, civile, sociale e politica. Forse possiamo provare a salvarci sentendoci europei…. forse.

 Posted by at 12:49 - 576
Mag 012008
 

Sono senza parole.

Con un orecchio sto ascoltando “annozero”, la trasmissione di Santoro. E’ presente Sgarbi. Incredibile come una persona così maleducata, arrogante, violenta, abbia posizioni di rilievo nel panorama culturale e politico dell’Italia.

Forse non è incredibile, visto come siamo ridotti…

I comportamenti di Sgarbi sono assolutamente inqualificabili, il suo tentativo di togliere la parola a tutti quelli che dicono qualsiasi cosa su cui non è d’accordo, il suo modo di “argomentare” urlando con violenza, invece di contrapporre fatti ed opinioni è assolutamente indicativo di come sia ridotta la situazione italiana.  E’ anche interessante come infili notizie false per sviare la discussione, come invece di contrapporre fatti preferisca urlare con la bava alla bocca insultando. Addirittura urla a Santoro che essendo una televisione pubblica non potrebbe mettere in onda certe cose. Nello specifico alcuni spezzoni della giornata di Grillo a Torino per il 25 Aprile.

Ormai sono senza parole…

 Posted by at 22:26 - 976