Lungo superfici
che si incurvano
cammino lentamente
riallacciando
il mio percorso futuro
col passato
Sonny O
Io e altre bestie – (1993)
Questo è un racconto estemporaneo scritto durante una chat piuttosto trash qualche anno fa.
Ho semplicemente preso le mie frasi e messe in fila togliendo quelle dell’interlocutore.
In fondo ill mondo non è fatto solo di filosofia… 😉
Alatrino
Il Venerabile Maestro Valavan camminava assorto nei suoi pensieri. Per oltre un mese mi ero recato in pellegrinaggio da solo ed ora finalmente ero tornato dal Maestro. Camminavo al suo fianco, ma i miei pensieri erano certamente più cupi dei suoi. Dopo un po’ mi guardò e accortosi del mio turbamento mi sorrise dicendomi: “Raccontami cosa ti turba”. Continuai a camminare in silenzio ancora per un po’ raccogliendo i piensieri, poi finalmente trovai le parole.
“Maestro mi avete già detto più volte come l’unico modo per avvicinarsi all’illuminazione sia liberarsi dal desiderio. Molti maestri dicono la stessa cosa, anzi tutti i maestri da me incontrati fino ad ora hanno detto le vostre parole, anche se il loro modo di liberarsi dal desiderio mi sempre apparso molto diverso dal vostro. Essi – continuai – sostenevano la necessità di liberarsi dai bisogni materiali e per questo vivono una vita frugale, austera, rigorosa, mentre voi non disdegnate affatto i piaceri.” Continue reading »
Senza voler fare un’indagine sociologica completa vorrei più che altro lanciare uno spunto di riflessione.
Seguo su Facebook circa un centinaio di amici, ma che postano più o meno regolarmente sono molti meno e questo è in linea con quanto si dice sempre che nei social network la perentuale di chi interviene attivamente è molto bassa rispetto al totale degli utenti.
Spulciando un po’ di profili di amici ho curiosato su chi scrive i commenti ai post e anche in questo caso chi scrive mantenendo un qualche livello di interattività e quindi un vero legame sociale è molto basso. Sono un po’ di più le persone che clicca su “mi piace”, è più facile cliccare senza dover scrivere. Continue reading »
” Maestro, cos’è la bellezza?” chiesi al Venerabile Maestro Valavan.
Seduti su di una roccia sospesa sopra un lago dall’acqua blu in cui si specchiavano alte montagne stavamo contemplando silenziosamente il panorama. Normalmente mi sarei ben guardato dall’interrompere un Maestro preso nelle sue meditazioni, ma il maestro Valavan aveva abitudini e modi assai particolari e sapea vo che non si sarebbe irritato per la mia domanda.
Rimase silenzioso per un po’ senza distogliere gli occhi dagli intensi colori del lago, poi si girò verso di me e con un sospiro iniziò a parlare. Continue reading »
If I could just frame the words that would make your fire burn
all this water now around me could be the love that
should surround me.
Looking out through the tears that bind me
my heart bleeds that you may find me .. or at least that I can
forget and be numb, but I can’t stop, the words still come:
I LOVE YOU
VAN DER GRAAF GENERATOR
“La pomata supersex ora fa tremare migliaia di trentini
TRENTO. Cinquemila confezioni sequestrate, quasi trenta farmacie controllate in regione dai carabinieri del Nas..” (Il Trentino – 13 – Novembre -2009)
Ebbene si, lo ammetto, ho voluto provare anch’io la pomata supersex. Acquistata di nascosto in una piccola erboristeria di una valle sperduta del Trentino, mi nascondo in un luogo tranquillo e con trepidazione e aspettativa apro la confezione.
Per prima cosa leggo il bugiardino (si chiamano così i fogli di istruzione dei medicinali) e mai nome fu più azzeccato, riportava le promesse di centinaia di donne ai miei piedi (fin qui niente di nuovo, a che mi serve la pomata?), ma poi continuando la lettura trovo conferma di ciò che speravo, le centinaia di donne saranno si ai miei piedi, ma sfinite dalla passione e da estenuanti rapporti sessuali che grazie al miracoloso prodotto sarei stato in grado di garantire.
Le istruzioni parlano chiaro “spalmare la pomata e frizionare energicamente”.
Mi accingo all’opera con impegno e una competenza maturata in anni ed anni di frizioni (…ehmm). L’effetto rinvigorente è immediato, mi sento quasi pronto per affrontare le centinaia di donne che mi spettano, ma vuoi a causa di un eccesso di zelo, vuoi per troppa energia nel frizionare, vuoi per abitudine di lunga data… giungo al punto di non ritorno nella solita triste solitudine
Il mio giudizio complessivo sulla pomata è purtroppo decisamente negativo.
P.S. Leggendo realmente l’articolo del giornale scopro che la pomata non è affatto una pomata, ma un “integratore alimentare”, suppongo quindi che sia da mangiare e non da frizionare, peccato, diciamo che il mio post da cronaca della realtà diventa piuttosto una “cronaca del possibile”.
Osservavo pensieroso il Venerabile Maesrto Valavan che con passo tranquillo saliva sul tortuoso sentiero che conduceva ad un antico tempio. Come al solito il Maestro contraddiceva tutte le mie idee di come si sarebbe dovuto comportare un maestro, canticchiava, fischiettava, chiacchierava incessantemente. Avevamo attraversato alcune cittadine piuttosto grandi, incontrato studiosi, monaci e commercianti e poi piccoli villaggi di poveri contadini e pastori di yak.
“Maestro – esordii – abbiamo incontrato molte persone, abbiamo condiviso le loro case, il loro cibo, i loro pensieri, alcuni di loro erano felici, altri, la maggior parte, infelici. Ma c’è una cosa che non comprendo affatto, quelli più intelligenti e di maggior cultura erano i più infelici, mentre le persone ignoranti o addirittura sciocche sembravano felici. Credevo che una maggior conoscenza del mondo ed una maggiore intelligenza potessero rendere più felici, non è forse così?”
“Un uomo debole di udito sente forse la valanga che gli crolla alle spalle?” rispose il Venerabile Maestro Valavan.
Una volta c’era un Gigante Gentile che vegliava e proteggeva, rincuorava e dava forza rendendo migliori i momenti tristi e aiutando la mente a trovare nuovi percorsi.
Ascoltare il Gigante è un’esperienza particolare, richiede tutta l’attenzione possibile, non è musica di sottofondo, non è easy listening, ma musica per il cervello, per l’animo, per il corpo.
Ormai non c’è più da anni, ma restano i suoi meravigiosi ricordi…
Nuova idea geniale, ora di religione islamica a scuola.
Per essere un’idea della destra sembra straordinariamente di sinistra, infatti la sinistra plaude, la destra urla e strepita.
Sinceramente a me sembra un’idea orribile, è proprio necessario imbottire la testa degli studenti di fandonie? Si è faticato perché l’ora di religione fosse facoltativa e invece di eliminarla del tutto vogliono aggiungere quella di religione islamica. Certo facoltativa e alternativa a quella di religione cattolica, ma in pratica appena uno riesce a scrollarsi di dosso una religione gliene vogliono appioppare un’altra.
Già la scuola non è che faccia del suo meglio per insegnare il pensiero critico, l’insgenamento delle religioni poi è l’opposto del pensiero critico, andiamo avanti così. Se proprio la religione dev’esserci perchè non la prendiamo un po’ contropiede? La religione cattolica facciamola insegnare ad un ebreo fanatico, che abbia ben a mente le presecuzioni di cui nei secoli sono stati fatti oggetto i suoi correligionari da parte della chiesa cattolica o magari da un islamico talebano. La religione islamica la facciamo insegnare da un ebreo, di quelli che vivono sotto costante minaccia di terrorismo, di bombe, di folli proclami. E la religione ebraica la facciamo insegnare da un cattolico fanatico di quelli che considerano gli ebrei gli uccisori di dio.
E se io pretendessi l’insegnamento dell religione pastafariana? Potrebbe essere l’unica salvezza.
A parte gli scherzi facciamo un’ora di insegnamento di pensiero critico, non è cosa facile, ma assolutamente fondamentale.