Oggi ho scritto una lettera al direttore de La Stampa, riguardante la recensione di un libro di Dawkins apparsa su Tuttolibri, l’inserto culturale che si occupa appunto di libri.
Non posso ancora linkare l’articolo in questione perchè sul sito c’è ancora il tuttolibri della settimana scorsa, ma un plauso va comunque alla loro scelta di pubblicare con licenza Creative Commons.
Egregio Direttore,
ho letto con interesse la recesione al libro di Richard Dawkins “L’illusione di Dio” anche se più che di una recensione si tratta di una stroncatura totale.
Il recensore è Enzo Bianchi e immagino si tratti del priore di Bose, non di un omonimo. Se così è mi chiedo che senso abbia chiedere la recensione di un libro di questo genere ad una persona che a Dio e alla religione ha dedicato tutta la sua vita. Si è trattato di un clamoroso errore di chi ha assegnato questo compito a Bianchi? Oppure…
Enzo Bianchi inizia la recensione dicendo: “Se un teologo o un filosofo digiuno di astrofisica affermasse oggi che il Sole gira attorno alla Terra e fornisse come prova il fatto che tutti parlano del Sole che <<sorge>> e <<tramonta>>, faticherebbe a trovare un editore disposto a pubblicare un suo saggio in materia. Se invece un matematico, un biologo evolutivo o un giornalista d’assalto…”
Ma tutto ciò accade purtroppo quotidianamente ed Enzo Bianchi lo sa benissimo, forse non esattamente in questi termini, ma la sostanza è la stessa. Certo i nuovi paladini delle verità bibliche non si spingono ad affermare che il Sole giri attorno alla Terra, ma gli attacchi che oggi piovono contro le teorie sull’evoluzione sono esattamente la stessa cosa degli attacchi che subì Galilei e la teoria copernicana.
Non passa giorno che non ci sia qualche nuovo libro o qualche articolo di giornale contro Darwin, i creazionisti vorrebbero che le “teorie” bibliche venissero insegnate a scuola, i “teorici” del creazionismo guadagnano facilmente le prime pagine dei giornali o la ribalta in televisione.
Sono convinto anzi che quelle che ora vengono definite come crociate anticrisitiane e antireligiose siano in realtà solamente una reazione alla crescente pressione che la Chiesa e i movimenti religiosi e politico-religiosi fanno sull’opinione pubblica per imporre le proprie posizioni in ogni ambito.
Perché far recensire il libro di Dawkins ad Enzo Bianchi? E’ un errore, così come sarebbe assurdo far recensire un libro sui miracoli di Padre Pio a Dawkins o magari, per restare in Italia, a Piergiorngio Odifreddi, oppure si è trattato di una scelta deliberata? Qualcuno si sognerebbe mai di chiedere ad Odifreddi una critica a qualche libro sulle vite dei santi? Non credo, perché sono certo che la recensione potrebbe non venire apprezzata, mentre invece far scrivere una stroncatura di Dawkins ad Enzo Bianchi è possibile e lecito. E questo direi dimostra esattamente il contrario di ciò che Bianchi scrive: teologi e filosofi possono dire ciò che vogliono, mentre invece chi si appella alla ragione piuttosto che a Dio viene troppo spesso relegato in secondo piano.