Apr 172008
 

Viviamo in un paese di merda, questo ormai è un dato certo. Credo non si possa far altro che prenderne atto. E quello che davvero ci fa capire dove siamo arrivati non è tanto la vittoria della destra e della lega, quanto piuttosto l’essersi abituati a sopportare qualunque schifezza. E la sinistra ha fatto del suo meglio per propinare le peggiori schifezze agli italiani. Certo non riescono ad eguagliare il centro-destra, ma si battono bene.

Per la mia personale posizione politica non ho particolare interesse ad esaminare più di tanto lo schieramento di centro-destra preferisco preoccuparmi della sinistra, del perché è ridotta a brandelli e di come si potrebbe cercare di creare anche in Italia una sinistra moderna, ancorata alla realtà, senza tuttavia calpestare gli ideali fondamentali su cui credo non si dovrebbe fare passi indietro.

Innanzitutto vediamo, davvero la sinistra ha perso in queste elezioni? Assolutamente no! La sinistra non esisteva in queste elezioni, era già stata spazzata via dal panorama italiano, non poteva perdere quindi.

Il PD non può essere considerato un partito di sinistra, nemmeno di centro-sinistra, è un chiaro tentativo di ricostituire la Democrazia Cristiana. Un partito di sinistra a mio parere ha ideali, idee, basi di partenza, finalità totalmente diverse. E i leader di un partito di sinistra hanno modi di comportarsi totalmente diversi.

La cosiddetta sinistra estrema è un triste anacronismo, in un mondo in cui il comunismo, pensato come lo si è pensato fino al crollo del muro di Berlino, non esiste più, in Italia abbiamo invece 4 partiti comunisti che si azzuffano e piangono sulla falce e il martello.

Il partito socialista come ho già avuto modo di dire più volte è ancora legato all’immagine creata da Craxi per cui quando sei vicino a un socialista tieni una mano sul portafoglio. Craxi avrà anche avuto i suoi meriti, non lo metto in dubbio, ma finché i socialisti non saranno capaci di riconoscerne gli errori per cui è stato indagato rimarranno sempre un partito con un’enorme macchia nera sulla coscienza.

Cosa resta quindi da poter chiamare sinistra? Niente.

Ieri sera all’Infedele Gad Lerner ha parlato del libro “Il Mostro Mite” di Raffaele Simone, l’autore insieme da altri intellettuali dichiarano che la sinistra è ormai costituzionalmente inadatta a guidare le società occidentali, quindi destinata a essere prima o poi inclusa dalla destra stessa. Ora direi che questi intellettuali hanno la vista molto, ma molto corta. Così corta da non riuscire a guardare nemmeno fino in Spagna. Non credo che si possa definire il governo spagnolo come un governo di destra.
Cosa c’è di così bello in Spagna che qui da noi non c’è? Si certo, il PSOE e Zapatero, ma quello che li è normale e da noi invece è fantascienza è una cosa ben precisa, che si chiama COERENZA d ONESTA’.

Zapatero alla vigilia delle prime elezioni aveva presentato un programma chiaro, laico, intelligente e dopo aver vinto si è impegnato con chiarezza e dedizione per portarlo a termine. Non è così importante che il suo programma fosse bello o brutto, ciò che conta che la sua parola conta qualcosa, il programma che ha presentato prima delle elezioni è diventato via via legge, decreto ecc. ecc. durante il suo governo. Così quando uno spagnolo vota sa chi votare, scegliendolo in base al programma, sapendo che il futuro governo farà o quantomeno cercherà di fare le cose li presentate.

Qui da noi tutto ciò è impensabile. I programmi sono solo fumose quantità di parole a cui nessuno da credito e a cui nessuno ha intenzione di prestar fede una volta eletto.

La coerenza tra ciò che si dice e ciò che si fa in Italia è considerata totalmente opzionale, al più un vezzo quasi snob.

Basta vedere come viene trattato il tema della laicità. Tanti politici di “sinistra” si definiscono laici, ma sono sempre pronti ad inginocchiarsi davanti a papi e prelati in genere, con le labbra protese a baciare anelli e la lingua pronta a leccare culi piedi. E’ questo che mi aspetterei da un politico di sinistra? Evidentemente no. Basta ricordare l’episodio de La Sapzienza, (cfr. La sapienza e il papa, Tutti gli animali sono uguali… ) tutti a stracciarsi le vesti per l’attentato alla libertà di espressione dal Papa, tutti proni e supini anche e soprattutto i politici di “sinistra”.

Mi piace anche ricordare cosa disse Cacciari e con lui il solito codazzo di cosiddetti politici di centro-sinistra quando Zapatero non presenziò alla messa del Papa in Spagna. Ecco cosa disse in un intervista sul Corriere:
Cacc. «A me pare un gesto stupido, semmai. E un atto di maleducazione.»
Int. “Zapatero in fondo è stato coerente, no?»
Cacc. «No. È solo un modo infantile di enfatizzare la differenza. Ma la differenza è nota e risulterà da quello che fai come politico. Non è che mi senta meno laico perché vado a Messa. Anzi, assistere de visu a cerimonie così importanti, ascoltare le parole dette, osservare le persone, può anche farti bene. Certo non vieni diminuito nel tuo ruolo né offuscato nelle tue convinzioni» e prosegue rincarando la dose .”
Int. “Errore politico, quindi.”
Cacc. «Anche. Lo stesso laicismo che probabilmente, nelle ultime elezioni, ci ha fatto perdere qualche centinaia di migliaia di voti. La retorica laica che non serve a niente se non a rendere ogni dialogo e relazione più difficile. Ma c’è molto di più».
Int. “Cioè?”Cacc.«Andiamo, si sia un po’ più consapevoli della storia e delle istituzioni. Potrà anche cambiare il mondo ma di certo, mi spiace, Papa Ratzinger e la Chiesa cattolica rappresentano più che Zapatero e il governo spagnolo».

Ecco quindi come Cacciari interpreta serietà e coerenza, come un errore politico, una mossa inopportuna. Ma se Zapatero è laico non sarebbe piuttosto prendere in giro i credenti se andasse a messa? Forse politicamente potrebbe essere utile nell’ottica di arraffare voti… Fingere di essere pronto a piegare il ginocchio, far credere ai cattolici di essere in fondo anche lui come tutti gli altri, uno che grida, ma poi china il capo, magari avrebbe potuto portargli qualche voto cattolico, ma sono certo che gli avrebbe fatto perdere molti voti da chi considera coerenza e serietà importanti, anzi fondamentali.

Cacciari che io considero perfettamente rappresentativo di gran parte dei politici del centro-sinistra e perfino di buona parte di quelli della “sinistra” tiene in gran considerazione l’ipocrisia mentre vede coerenza, serietà, onestà come difetti, quasi una follia, una malattia di cui un politico non dovrebbe soffrire.

Perché nessuno, o comunque pochissimi, in Italia si stupiscono e si indignano per questo atteggiamento? Perché siamo un popolo tenuto ormai da troppi anni “dall’arma finale del dottor Gobbels”

Arma finale del dottor Gobbels

Mi pare inutile dovervi ricordare che la impugna tenendoci sotto tiro.

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