Nov 142009
 

“La pomata supersex ora fa tremare migliaia di trentini

TRENTO. Cinquemila confezioni sequestrate, quasi trenta farmacie controllate in regione dai carabinieri del Nas..” (Il Trentino – 13 – Novembre -2009)

Ebbene si, lo ammetto, ho voluto provare anch’io la pomata supersex. Acquistata di nascosto in una piccola erboristeria di una valle sperduta del Trentino, mi nascondo in un luogo tranquillo e con trepidazione e aspettativa apro la confezione.

Per prima cosa leggo il bugiardino (si chiamano così i fogli di istruzione dei medicinali) e mai nome fu più azzeccato, riportava le promesse di centinaia di donne ai miei piedi (fin qui niente di nuovo, a che mi serve la pomata?), ma poi continuando la lettura trovo conferma di ciò che speravo, le centinaia di donne saranno si ai miei piedi, ma sfinite dalla passione e da estenuanti rapporti sessuali che grazie al miracoloso prodotto sarei stato in grado di garantire.

Le istruzioni parlano chiaro “spalmare la pomata e frizionare energicamente”.

Mi accingo all’opera con impegno e una competenza maturata in anni ed anni di frizioni (…ehmm). L’effetto rinvigorente è immediato, mi sento quasi pronto per affrontare le centinaia di donne che mi spettano, ma vuoi a causa di un eccesso di zelo, vuoi per troppa energia nel frizionare, vuoi per abitudine di lunga data… giungo al punto di non ritorno nella solita triste solitudine :-(

Il mio giudizio complessivo sulla pomata è purtroppo decisamente negativo.

P.S. Leggendo realmente l’articolo del giornale scopro che la pomata non è affatto una pomata, ma un “integratore alimentare”, suppongo quindi che sia da mangiare e non da frizionare, peccato, diciamo che il mio post da cronaca della realtà diventa piuttosto una “cronaca del possibile”.

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Nov 042009
 

valangaOsservavo pensieroso il Venerabile Maesrto Valavan che con passo tranquillo saliva sul tortuoso sentiero che conduceva ad un antico tempio. Come al solito il Maestro contraddiceva tutte le mie idee di come si sarebbe dovuto comportare un maestro, canticchiava, fischiettava, chiacchierava incessantemente. Avevamo attraversato alcune cittadine piuttosto grandi, incontrato studiosi, monaci e commercianti e poi piccoli villaggi di poveri contadini e pastori di yak.

“Maestro – esordii – abbiamo incontrato molte persone, abbiamo condiviso le loro case, il loro cibo, i loro pensieri, alcuni di loro erano felici, altri, la maggior parte, infelici. Ma c’è una cosa che non comprendo affatto, quelli più intelligenti e di maggior cultura erano i più infelici, mentre le persone ignoranti o addirittura sciocche sembravano felici. Credevo che una maggior conoscenza del mondo ed una maggiore intelligenza potessero rendere più felici, non è forse così?”

Un uomo debole di udito sente forse la valanga che gli crolla alle spalle?” rispose il Venerabile Maestro Valavan.

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